L’innovazione che introduce Triagmos, realizzata da Piero Carcerano, è quella di essere un’autoscultura digitale; un’auto cioè interamente ideata e progettata in digitale e in “realtà virtuale” senza alcuna mediazione manuale e alla fine realizzata nella materialità tridimensionale.
Triagmos si rappresenta così come un autentico laboratorio processi e le integrazioni di ingegneria e design.
La tecnologia digitale, infatti, si è risolta in design digitale.
La forma è stata elaborata a partire dalla parte longitudinale centrale, considerata come spina strutturale del veicolo e a ridosso della quale emergono le curve laterali che completano e caratterizzano l’estetica del modello.

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