Costruito nel XVI secolo sul fiume Narenta per unire le due parti della città che esso divide, il ponte fu distrutto il 9 novembre 1993 durante la guerra in Bosnia da un bombardamento delle forze croate-bosniache.
Fu immediatamente indetto un concorso dall’UNESCO per la sua ricostruzione.

Anzichè realizzare una copia esatta di quello che non c’era più, la scelta è stata indirizzata sul mantenere la geometria del ponte vecchio con una campata unica ad arco, facendo però ricorso a materiali e soluzioni tecnologiche attuali: da qui l’impiego dell’acciaio in luogo della pietra come elemento strutturale.

Questo è stato pertanto il filo conduttore dello studio, che ha coniugato tradizione con innovazione: la luce stessa, nel momento in cui si materializza, dà forza ed evidenza al ponte stesso, diventando un simbolo per non dimenticare cosa è stata la guerra civile e al contempo segno di speranza per il futuro.