

Realizzato nella seconda metà del Seicento sotto la direzione del Guarini, si colloca nel cuore della città e rappresenta uno dei più pregevoli esempi di architettura barocca; attualmente è sede del Museo del Risorgimento, è stato proposto e realizzato un progetto di restauro e recupero funzionale di parte delle aree del Palazzo. Gli anni di degrado e il frazionamento delle utenze.
Quattro grandi pilastri sorreggono la soletta di copertura in acciaio e cemento della sala conferenze ubicata al di sotto del cortile interno. Il rivestimento superficiale con ciottolato rende la nuova realizzazione in perfetta armonia con l’esistente: solo i lucernari lasciano intuire la presenza della nuova sala sotterranea.

Per portare la luce naturale all’interno del locale sono stati ricavati dei lucernari a raso del piano cortile, riprendendo il concetto dell’illuminazione tipico delle opere di Guarini, con la luce che non è mai diretta ma filtrata attraverso piani intermedi.